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La Francia vorrebbe che l’Unione Europea usasse di più il francese

Politico racconta che userà la prossima presidenza di turno del Consiglio dell'UE per promuoverne un ritorno, a discapito dell'inglese

https://www.ilpost.it/2021/06/07/francia-francese-consiglio-ue/ (photo : Benoit BOURGEOIS/EP 2019)

Nei primi sei mesi del 2022 la Francia assumerà la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea, l’organo comunitario in cui siedono i rappresentanti dei governi dei 27 stati membri. Sebbene non abbia ancora diffuso le proprie priorità politiche in vista del suo mandato, ha già fatto sapere informalmente che userà i sei mesi per incoraggiare l’uso della lingua francese all’interno delle istituzioni europee: lo hanno spiegato diversi funzionari francesi a Politico.

Per molti decenni, fino all’incirca agli anni Ottanta, il francese è stato la lingua franca della diplomazia, soprattutto di quella europea. Il coinvolgimento più diretto degli Stati Uniti negli affari del mondo ha successivamente imposto l’utilizzo della lingua inglese, anche nelle sedi istituzionali europee. Da tempo però, soprattutto dopo Brexit, la Francia sta insistendo perché in sede europea si usino con maggiore frequenza le lingue nazionali, che già oggi vengono tradotte da un ingente corpo di interpreti e traduttori. I funzionari francesi ne fanno una questione di ricchezza del dibattito – l’inglese scolastico parlato dalla maggior parte di funzionari e politici non permette conversazioni di grande profondità – e di identità: «È una questione di orgoglio multilingue», ha detto un funzionario francese a Politico.

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